Quando chiedere aiuto
Decidere di contattare uno Psicologo per esporgli le proprie difficoltà e pensare insieme a lui ad un percorso diagnostico o terapeutico, indica che la persona non solo è divenuta consapevole della propria problematica e della propria sofferenza, ma che ha anche già trovato in sé le risorse emotive e motivazionali necessarie per affrontare e risolvere quanto gli sta accadendo.
La richiesta di un aiuto psicologico da parte di una persona adulta è sempre il primo e fondamentale passo verso la risoluzione di una difficoltà.
Chiedere l'aiuto psicologico del Dott. Schneider è sempre opportuno quando di fronte ai compiti della vita o ad eventi-situazioni impreviste (o a mutamenti improvvisi di un precedente equilibrio), le energie personali o della propria rete familiare, amicale o sociale non sono più sufficienti.
In questi casi infatti si rende necessario un confronto con un professionista esperto e "terzo" rispetto al mondo delle relazioni della persona, in grado di osservare con obiettività quanto sta accadendo e indicare le modalità migliori per risolvere la difficoltà.
Alcune persone chiedono aiuto al Dott.Schneider per problematiche relazionali con i familiari o i colleghi, altre per una separazione in atto o ancora per l'improvviso insorgere di un sintomo psicologico (attacco di panico, ansie, paure,depressione, ecc..).
Altre persone ancora contattano il Dott. Schneider per difficoltà con i figli o al contrario con i propri genitori.
Quasi tutte le persone arrivano dal Dott.Schneider confuse, ma anche speranzose. La confusione e il timore di non trovare una risoluzione alla propria situazione sono infatti emozioni comuni a tutti i pazienti, e non bisogna spaventarsene. Anzi, portare al terapeuta le proprie emozioni rispetto al problema può aiutarlo molto nella comprensione sia della situazione che delle risorse utilizzabili nel processo terapeutico.
Così come le emozioni, a maggior ragione anche la speranza di poter risolvere le proprie difficoltà è un elemento molto prezioso per la terapia, che con il lavoro terapeutico viene trasformata da "semplice" auspicio in certezza delle proprie capacità e possibilità.
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